Home arrow SAFEGUARDING arrow MODELLO ORGANIZZATIVO E DI CONTROLLO DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA
Menu principale
Home
La società
La storia
Le palestre
Orario Corsi
Contattaci
Campionati
Sito MiniBasket Italiano
Memorial Gibboni
Collegamenti web
Cerca
Photogallery
Eventi e Manifestazioni
Rassegna stampa
Progetto Scuola
SAFEGUARDING
<< Settembre ’ >>
Lu Ma Me Gi Ve Sa Do
      
 1
 2
 3
 4
 5
 6
 7
 8
 9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
      
Calendario 2012
Calendario 2012   
 
banner_canossa.jpg

MODELLO ORGANIZZATIVO E DI CONTROLLO DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA PDF Stampa E-mail

MODELLO ORGANIZZATIVO E DI CONTROLLO DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA


Il presente modello organizzativo è` predisposto e redatto dalla ASD CANOSSA BASKET in ottemperanza al Regolamento per la prevenzione e il contrasto ad abusi, violenze e discriminazioni sui tesserati, emanato dall’associazione in attuazione di quanto disposto dal D.Lgs. 39/2021 e dalla Delibera della Giunta Nazionale del CONI n. 255/2023.

La   finalità   del   modello   organizzativ  d condotta   e quell d codificar pratiche   e comportamenti coerenti da adottare e condividere da parte di tutti (Atleti, Tecnici, Dirigenti, Accompagnatori ecc.) volti a prevenire e contrastare eventuali “abusi, violenze e discriminazioni” sui tesserati.

La ASDCANOSSA BASKET si obbliga ad aggiornare con cadenza almeno quadriennale il modello e ad ottemperare a modifiche ed adeguamenti nel caso di integrazioni delle Linee Guida ovvero alle Raccomandazioni della Commissione Safeguarding.

 

 

Art. 1 Diritti e doveri dei tesserati

- I tesserati hanno uguali diritti e doveri

- Devono rispettare i regolamenti interni e prendere visione delle informative messe a disposizione dall’ associazione

- Adeguarsi ai dettami dello statuto associativo e le direttive del CONI e delle federazioni ed enti Sportivi

- Partecipare con frequenza alle attività per cui si richiede il tesseramento

- Devono essere in regola con i pagamenti

- Hanno il diritto di frequentare la vita associativa relativamente al corso prescelto

- Ogni soggetto ha il dovere di denunciare al garante dell’associazione oppure al rappresentante legale eventuali comportamenti contrari ai regolamenti, qualora non si senta garantito potrà fare ricorso al garante nazionale della Federazione Nazionale o Ente di Promozione Sportiva segnalato.

 

Art. 2 - Finalità

Indicare gli obiettivi di prevenzione e promozione

 

-       Rispetto dei principi di lealtà`, probità e correttezza

-       Educazione

-       Formazione

-       Sport inteso come mezzo di prevenzione alla salute psicofisica

-       Inclusione e confronto intergenerazionale, come occasione di crescita individuale e collettiva

 

 

Art. 3 - Campo di applicazione

- Le linee guida ed i regolamenti sono gli strumenti che regolano la vita associativa e devono essere accettati, rispettati e sottoscritti dai componenti associativi (SOCI, TESSERATI, VOLONTARI, TECNICI E PERSONALE LAVORATIVO).

- I comportamenti che non rispettano i principi dettati dai regolamenti, in particolare abuso, violenza, discriminazione e tutti quelli che possano arrecare danno all’ associazione, saranno oggetto di sanzioni disciplinari comminate adeguatamente alle inadempienze regolamentari.

- La sanzione, in caso di particolare gravità, potrà anche comprendere l’esclusione del soggetto che si rende colpevole.

- Ogni sanzione sarà comminata dall’ organo di amministrazione

 

Art. 4 Principi

L’ Associazione riconosce e promuove i diritti fondamentali dei tesserati.

Per “Diritti Fondamentali dei Tesserati” devono intendersi il diritto alla salute, il diritto al benessere psico-fisico nonché il diritto ad essere trattati con rispetto e dignità, ad essere tutelati da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione, prevista dal decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.

L’ Associazione   si impegna a promuovere e garantire un ambiente sicuro ed inclusivo.

 

Art 5 -Politiche di prevenzione

-       Le misure di contrasto ai fenomeni di abuso, violenza e discriminazione a mero titolo esemplificativo informazione ed uso degli spazi sono chiaramente descritti all’ interno delle strutture in uso all’ associazione.

-       I protocolli sono chiaramente visibili presso l’associazione ed inviati ai componenti associativi tramite messagistica istantanea, mail e tramite social network

 

Art 6 Tutela dei minori

 

- Al fine di rendere sicura e serena la vita associativa, gli operatori sono selezionati con una accurata selezione ed a questi viene richiesta copia del certificato presso il casellario giudiziario.

 

 

Art. 7 Responsabile contro abusi, violenza, discriminazioni

-       La figura del garante degli abusi è individuata dall’ organo direttivo, tale figura deve rispondere alle caratteristiche descritte dalla normativa Nazionale.

-       I compiti del garante sono quelli descritti dalla normativa Nazionale.

 

 

Art. 8 Obblighi di segnalazione

 

      -             La segnalazione dell’abuso, violenza e discriminazione deve essere obbligatoriamente segnalata al garante associativo che, a sua volta, deve studiare il caso singolarmente per poi analizzare, con l’utilizzo del protocollo Nazionale e tramite il supporto della figura di riferimento Nazionale, gli adeguati comportamenti da adottare.

 

 

Art. 9 Gestione delle segnalazioni e Privacy

-       La gestione delle segnalazioni viene evasa secondo la procedura dettata dal protocollo associativo che fa riferimento fedelmente alla normativa Nazionale

-       I segnalanti sono tutelati dall’anonimato e l’evasione delle segnalazioni sarà effettuata seguendo i dettami della legge della privacy.

 

Art. 10– Obblighi informativi, formativi ed altri obblighi

-       Tutti i componenti associativi sono informati sulle procedure, i regolamenti, protocolli e informative

 

Art. 11 Uso spazio associazione

   - L’uso degli spazi associativi è regolamentato dai protocolli associativi

   -  Si cerca di evitare, nel limite del possibile, l’utilizzo promiscuo degli spogliatoi tra minorenni e maggiorenni.

   - Gli spogliatoi sono divisi in base al sesso del tesserato

   - Se i locali non sono provvisti da più spogliatoi, l’associazione si impegna a dividere gli spazi tramite barriere movibili che assicurino il rispetto dei principi elencati precedentemente

 

 

Art 12 Trasferte

Sono rispettate le procedure dettate dal protocollo associativo.

Durante le trasferte:

- Non devono viaggiare in auto da soli un maggiorenne ed un minorenne

- In caso di pernotto la suddivisione dei gruppi deve sempre garantire il principio dell’età e del sesso, come esplicitato nell’ art 11

 

Art 13 Inclusività

  - L’ Associazione si ispira ai principi di inclusività e rispetto delle diversità, in particolare si prescrive l’obbiettivo di incentivare un approccio didattico volto alla valorizzazione dell’intero gruppo, a partire dall’eterogeneità del gruppo stesso; rispondere ai bisogni specifici di ciascuno innovando le metodologie didattiche, armonizzando la didattica di classe con le giuste procedure pratiche sportive.

 

Art 14 - Sanzioni

L’individuazione e la gradazione delle sanzioni disciplinari in caso di violazione dei codici e dei protocolli sono comminate rispetto ai principi dettati dalla procura federale sportiva e dai regolamenti CONI.

 

Art. 15 – Entrata in vigore e modifiche

Il presente modello entra in vigore in data 02.09.2024, data di inizio delle attività sportive, ed è suscettibile di adeguate verifiche che, ad ogni modo, saranno immediatamente comunicate a tutti gli interessati.

 

DATA, 30 - agosto - 2024

 
< Prec.
© 2024 canossabasket.com